Uscita di San Paolo 25-26 gennaio 2014

Alle ore 15:15 il clan “La Sorgente” si è ritrovato, carico e sfavillante, di fronte all’ oratorio di Roncade, per partire verso una nuova avventura. A cavallo delle affidabili PUNTAZZE ci siamo recati nel piazzale della chiesa di Spresiano. Subito, in stile clan “La Sorgente”, abbiamo iniziato a giocare a roverino no watch (regole e condizioni su roverininonowatch.it, tutti i diritti riservati) attirando l’attenzione degli altri clan. Arrivati gli ultimi ritardatari abbiamo finalmente iniziato l’attività, dividendoci in pattuglie di 4-5 persone misti con gli altri clan. Lo scopo di questa divisione è stato il confronto dei diversi scogli tra i clan, discussi anche precedentemente a riunione. Dopo essere andati a messa ed osservato l’immenso presepe automatizzato all’ interno della chiesa (davvero bello!!) , siamo partiti con lo zaino in spalla verso il luogo del pernottamento.

Il viaggio è stato un po’ lungo e stancante, in quanto non sapevamo quanto lunga sarebbe stata la marcia; comunque siamo restati uniti ed abbiamo acquisito una notevole distanza dagli altri clan, pur cantando a squarcia gola. Il posto dove avremmo passato la notte era attiguo a una base militare e prendeva il nome di “para bae”. La sera è stata un momento molto particolare in quanto ogni clan doveva esibirsi in una scenetta che rappresentasse lo scoglio più condiviso che ,nel nostro caso, era la paura di essere giudicati. Devo ammettere che mi sono divertito ad osservare le esibizioni degli altri clan.

La mattina seguente è arrivata l’attività boss dell’ uscita. I capi hanno trasmesso un messaggio morse, mano a mano che le pattuglie lo decifravano, potevano partire con le istruzioni appena spartite: eseguire in hike (percorso rettificato) senza strumenti di precisione, seguendo solo i segni di pista disposti lungo il cammino. Grazie a questa scampagnata abbiamo avuto modo do conoscere i membri della propria pattuglia, attraversando ponti, parchi e argini.

È stata davvero una bella esperienza, anche se alcune pattuglie sono arrivate con qualche ora di ritardo. Abbiamo imparato a conoscere e rispettare i compagni di marcia e non vederli più come nemici, ma come fratelli. Ogni volta che ci rincontreremo ci saluteremo con fratellanza, magari sperando di affrontare ancora nuove avventure insieme.

Buona Caccia
Lince del fuoco