Sabato 8 febbraio il clan La Sorgente si è ritrovato in sede per gli ultimi preparativi in vista dell’imminente uscita. Montati nei nostri bolidi siamo partiti alla volta della nostra meta. Una volta giunti in quel di Cornuda da bravo Clan La Sorgente Sempre Aprente ci siamo adoperati in una ricorrenza obbligatoria in ogni nostra uscita: la partita a roverino nowatch! Una volta finita zaini in spalla e via verso la nostra destinazione. Il nostro sentiero ricalcava i resti delle trincee risalenti alla Grande Guerra dalla quale si godeva di un suggestivo paesaggio. Chiacchierando e improvvisando canti in pieno spirito scout la camminata si è rivelata una semplice passeggiata per niente faticosa e nemmeno la pioggia ha potuto fermare i nostri spiriti allegri e assetati di avventura. Una volta giunti alla nostra dimora abbiamo subito esplorato l’edificio e, una volta divisoci i compiti, abbiamo cominciato a procurarci la legna necessaria ad accendere il fuoco e abbiamo cucinato la nostra meritata cena. Una volta finito di mangiare ci siamo dedicati ad un altra abitudine delle nostre uscite ovvero la partita a lupus in fabula arricchita come tutte le nostre attività da regole e personaggi inventati al momento. Finite le nostre partite ci siamo recati all’ esterno e abbiamo cominciato il nostro fuoco di bivacco, momento molto sentito dal nostro clan. Così tra canti e risate che accompagnavano un clima di allegria fratellanza e tacita intesa siamo stati raggiunti dagli RS del gruppo. A sera ormai già inoltrata è arrivato il momento più importante dell’ uscita: la cerimonia della partenza di Damiano. Clan da una parte, RS dall’ altra, il Red (il nostro capo clan) e Dmax (il nostro assistente spirituale) e infine Damiano, in mezzo al cerchio con zaino in spalla e cappellone sulla testa per protezione dall’ insignificante pioggia. Tutti avevano occhi e orecchie per la toccante e intensa cerimonia. Al di là delle parole cerimoniali tutti intuivamo il vero significato del momento. Chi ricordava il momento e i pensieri avuti alla propria partenza e chi incuriosito e un po’ intimorito dal momento in cui toccherà a lui intraprendere questa nuova avventura. Sì perché la partenza è proprio questo, un’ avventura, un passaggio da una realtà stabile all’ ignoto e l’imprevedibile. Il clan perdeva una persona chiave con un ruolo importante non solo all’ interno del clan ma anche dell’ intero gruppo, ma soprattutto più di un amico: un fratello maggiore. E via, verso una nuova avventura dove contare sulle proprie forze senza voltarsi indietro affrontando le difficoltà con l’esperienza acquisita. Questa nuova avventura chiamata vita affrontandola con lo spirito scout forgiato nel tempo. Senza mai voltarsi indietro ricordando le vecchie immagini ingiallite dei ricordi che solo il cuore custodisce. E noi lì a osservare a riflettere, mentre tornano alla mente risate sguardi esperienze di sudore e gioia come fotogrammi di un avventura lasciata alle spalle ma nonostante tutto ancora in continua evoluzione. Tutto d’un tratto le nostre reminiscenze vengono interrotte da una frase: se la strada non c’è
fattela. Ovvero la frase di congedo a Damiano. Una frase piena di significato. Dove bisogna sventrare ogni ostacolo con grinta senza mai voltarsi indietro e avanzando sapendo bene da dove si parte ma non dove si sta andando. Ma d’altro canto l’importante è andare. Ritrovati in casa con gli RS tra parole e risate una volta congedati ci siamo ritrovati tutti in branda con un ritrovato spirito di amicizia e allegria.
Il mattino seguente abbiamo affrontato una sfida: accendere un fuoco con solo fiammiferi e legna bagnata dalla pioggia del giorno prima. Una volta completata la sfida ci siamo recati a messa e una volta tornati ci siamo abbuffati nel nostro pranzo consistente in leggendari panini-onti. Prima della partenza un’altra sfida molto acclamata dall’ intero clan: roverino con le regole di Roncade. Un gioco scout in cui ciò che conta è distruggersi nel fango. Poco importa chi vince. L’importante è mettercela tutta per la squadra. Una volta completato il devasto generale tutti in macchina verso casa per il meritato riposo con la mente che viaggia ancora nell’ uscita appena conclusa.
Buona caccia
Ghepardo delle Ande