Campo mobile nazionale 2012

Estate, sinonimo di tranquillità, riposo, sole, mare eccetera eccetera. Evidentemente noi Rover e le Scolte non avevamo pensato proprio a questo quando siamo saliti sul pullman che ci avrebbe portato a Claut per il tanto atteso Campo mobile nazionale. Pensavamo piuttosto alla fatica ma soprattutto alla competizione che ci veniva servita a livello nazionale. Eravamo curiosi di vedere come si erano organizzati gli altri Clan italiani di fronte a quest’impresa, eravamo pronti ad affrontare con spirito tipico del nostro Clan un’avventura davvero unica.

Potrei ora dilungarmi sui fatti tecnici, come ad esempio che la nostra tenda ha riscosso un successo davvero incredibile, forse per curiosità o forse per efficienza, potrei parlare molto dei nostri fornelletti o di tutta l’attrezzatura in pieno stile “La Sorgente” ma non penso sia quello il messaggio di una settimana di campo mobile. Penso piuttosto a tutto quello che quest’ esperienza mi ha lasciato dentro, per esempio l’entusiasmo dei primi giorni e la soddisfazione degli ultimi.

Giusto per riportare un episodio, il primo giorno di cammino a mio avviso è stato il più duro della settimana. Tutti, appena arrivati sentivano le gambe cedere e la gola diventava un pozzo dalla sete, ma nonostante questo circa mezz’ora dopo l’arrivo ci siamo riuniti spontaneamente a cantare le nostre canzoni. Ci sarebbero tanti episodi che potrei riportare a proposito del cameratismo che si era formato tra tutti gli scout d’ Italia, ma il messaggio, e forse il senso di tutto il campo mobile, secondo me è stato questo: anche dall’altra parte della nazione, siamo Scout d’Europa.